L’evacuazione dei vapori di cottura

La norma UNI 7129 del 2015 definisce “vapori di cottura” l’insieme dei prodotti della combustione e/o dei vapori – esalazioni risultanti da processi di lavaggio, asciugatura e affini e/o dei vapori di cottura.

Requisiti generali per lo smaltimento dei vapori di cottura
Lo scarico dei prodotti della combustione o dei vapori deve avvenire a tetto (oltre la copertura).

Scarico corretto a tetto. Varie tipologie

Scarico corretto a tetto. Varie tipologie

In caso di impossibilità di scarico a tetto è possibile scaricare a parete nel rispetto di regolamenti comunali e ASL e fatti salvi i diritti di terzi.
Teniamo presente che (specialmente in estate) non fa piacere a nessuno annusare l’odore della frittura del vicino che viene “sparata” dalla sua cappa di cottura verso la nostra finestra!

I componenti del sistema per l’evacuazione dei vapori e precisamente:
• il canale di esalazione: collegamento fra la cappa ed il condotto sfociante oltre la       copertura)
• il camino: struttura o condotto ad andamento prevalentemente verticale atto a convogliare ed espellere i vapori di cottura in atmosfera

devono garantire:
• la resistenza a temperature non inferiori a 80°C
• la resistenza alla condensa ed alla diffusione del vapore

Elettroaspiratore
L’elettroaspiratore a corredo della cappa deve avere una portata (rapportata alle perdite di carico del condotto di evacuazione) non inferiore a 2 mc/ora per ogni kW di portata dell’apparecchio servito.

Dato che un fornello domestico non supera mai i 15 kW. la portata, massima ipotizzabile dell’elettroaspiratore non sarà mai superiore a

15 x 2 =30 mc/ora

Le cappe aspiranti sono dotate di apparecchi che garantiscono sicuramente tale portata.

Ovviamente occorre verificare anche che l’estrattore, in base al diametro della tubazione ed alla lunghezza della stessa, abbia una prevalenza (una spinta) sufficiente ad espellere i vapori di cottura.
Di solito una tubazione di 10 cm. di diametro è sicuramente idonea per lunghezze di 5-6 metri; per lunghezze superiori è consigliabile adottare un diametro di 12 cm.
È poi buona norma (ed in certi casi obbligo di legge) adottare una tubazione adeguatamente insonorizzata

L’apertura di ventilazione non deve essere maggiorata per la presenza dell’elettroventilatore se nel locale (o locali adiacenti direttamente comunicanti) è installato il solo apparecchio di cottura oppure sono installati apparecchi di tipo “C”.

Tralascio l’ipotesi che siano presenti nello locale apparecchi di tipo B (le vecchie caldaie che prelevano l’aria nell’ambiente)

Caldaia a camera aperta (tipo B)

Caldaia a camera aperta (tipo B)

perché in questo caso la cosa si complica un po’

Cappe chimiche senza sbocco all’esterno
In ultimo teniamo ben presente che le sole cappe chimiche (senza sbocco all’esterno) non sono ammesse.
Questi prodotti ricircolano nell’ambiente i vapori di cottura togliendo loro il cattivo odore (fino a quanto funziona il filtro) ma non eliminano l’umidità dei vapori ed il loro calore, a tutto danno del locale.
La norma è chiara: i vapori di cottura devono essere espulsi all’esterno.

Piano cottura 5 fuochi con termocoppia

Piano cottura 5 fuochi con termocoppia




 

L’evacuazione dei vapori di cotturaultima modifica: 2020-04-25T15:33:37+02:00da studioviviani