Cosa si intende per impianto termico?

Cosa si intende per impianto termico?
Saper rispondere a questa domanda significa conoscere quali adempimenti soddisfare in molteplici pratiche burocratiche.

La definizione di impianto termico è stata introdotta dalla legge n. 90/2013 che ha modificato il D.lgs 192/2005 (art. 2, comma 1, l-tricies), recita: ed è la seguente

“impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché́ gli organi di regolarizzazione e controllo.

Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento.

Non sono considerati impianti termici apparecchi quali:

  • stufe,
  • caminetti,
  • apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante.

Tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità̀ immobiliare è maggiore o uguale a 5 kW. 

Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità̀ immobiliari ad uso residenziale ed assimilate.”

Se invece l’impianto termico produce solo acqua calda sanitaria ma a servizio di un’utenza diversa dalla civile abitazione è a tutti gli effetti un impianto termico.

Alcuni esempi concreti di impianto termico

  1. Una pompa di calore – condizionatore estivo con una o due unità interne la cui potenza supera 5 kW.
  2. Uno o più radiatori a gas fissati stabilmente alla parete esterna attraverso la quale espellono i fumi di combustione ed aspirano l’aria comburente con somma delle potenze nominali del focolare superiore a 5 kW.
  3. Una caldaia che riscalda bollitori per un ristorante, un albergo, una fabbrica o simili

Un altro criterio per definire un impianto termico è l’insieme dei due o più dei seguenti sistemi:

  1. Una macchina che genera o espelle calore (una caldaia o un condizionatore estivo)
  2. Un sistema di distribuzione del fluido riscaldato o raffreddato (tubazioni per l’acqua, canali per l’aria
  3. Un sistema di emissione o “cattura” del calore (radiatore per il riscaldamento, pannello radiante sottopavimento, a soffitto oppure a parete sia per il riscaldamento che per il raffreddamento, ventilconvettori sia per il riscaldamento che per il raffreddamento
  4. Un sistema di regolazione della temperatura (termostato ambiente, cronotermostato, sonda climatica esterna)

Se quanto installato rientra nella definizione di impianto termico è soggetto alla progettazione, alla redazione della relazione energetica, alla compilazione del libretto d’impianto, ai controlli periodici di manutenzione.

Se poi la potenza del generatore di calore supera i 10 kW. (12 kW nel caso di macchine frigorifere/pompe calore) allora occorre anche effettuare la verifica periodica del rendimento di combustione ed acquisire il codice catasto impianto, inviando i risultati dei controlli periodici all’ente di competenza (in Toscana il SIERT).

Nel caso delle pompe di calore (i comuni split) occorre però tenere conto della nota del SIERT in forza della quale le potenze delle singole macchine non si sommano in quanto hanno sistemi di distribuzione separati, quindi va presa in considerazione la potenza della singola macchina.

 

Cosa si intende per impianto termico?ultima modifica: 2020-08-18T12:25:51+02:00da studioviviani