Le istruzioni d’uso e manutenzione dell’impianto

Una volta che l’impianto è stato realizzato e “consegnato” al committente ovvero al proprietario dell’impianto, è compito di quest’ultimo provvedere a gestirlo nel migliore dei modi.

A tale scopo l’articolo 8 comma 2 del Decreto Ministeriale n. 37 del 22.01.2008 recita testualmente

  1. Il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.

Facciamo un po’ di chiarezza su quanto sottolineato.

Per istruzioni di uso e manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto non si intendono i vari libretti di istruzione dei costruttori delle apparecchiature installate, ma le istruzioni per la corretta conduzione e manutenzione degli impianti, vale a dire tutte quelle informazioni più o meno semplici che aiuteranno in futuro chi utilizza l’impianto:

  • a mantenerlo in perfetto stato,
  • ad avere informazioni per la manutenzione e le riparazioni,
  • a conoscere l’ubicazione di qualche componente più o meno nascosto.

Purtroppo questo è un adempimento molto spesso disatteso dalle ditte installatrici; anzitutto per negligenza e leggerezza, a volte invece per “fidelizzare” il cliente.

“Solo io conosco i segreti dell’impianto e solo io posso intervenirci”

No, signori: non è corretto e non è professionale.

A molti è capitato di trovarsi al freddo ovvero senza acqua calda perché la caldaia è… “in blocco”

Arriva l’assistente e ti dice: “mancava acqua in caldaia”

Se siamo fortunati il tecnico ripristina la pressione; fa vedere come si fa e se ne va.

Altrimenti oltre a fare quanto sopra chiede (giustamente) il compenso per il suo intervento.

Adesso abbiamo capito che la lancetta nera di quello strumento non deve mai scendere sotto la lancetta rossa e comunque mani sotto il numero 1; ma prima chi ce lo aveva detto?

Anzi chi ce lo aveva scritto affinché potessimo leggerlo dopo averlo dimenticato?

Ancora.

Il “Salvavita” ovvero l’interruttore differenziale che “scatta”, in casa di anomalia dell’impianto elettrico, ha un tasto di prova dove è scritto “premere mensilmente” oppure “premere ogni x mesi”

Qualcuno ce lo ha scritto?

Se l’interruttore non interviene mai (buona cosa) i suoi contatti restano sempre chiusi e si corre il rischio che nel tempo tendano a “saldarsi” insieme.

Quando dovranno aprirsi potrebbero non farlo in maniera adeguata, con possibili rischi per l’utente.

Quante volte puliamo i filtri della cappa di aspirazione della cucina, o dei climatizzatori o comunque di qualsiasi apparecchio di climatizzazione funzionante ad aria?

La mancata pulizia dei filtri della cappa di cucina determina una cattiva aspirazione dei vapori di cottura e aumenta il rischio d’incendio.

La mancata pulizia dei filtri degli apparecchi di climatizzazione diminuisce le loro prestazioni ma soprattutto peggiora la qualità dell’aria veicolata, con conseguenze anche importanti, soprattutto per chi soffre di allergie.

Chi ha realizzato l’impianto ci ha lasciato due righe in merito?

In estate apriamo completamente la manopola delle teste termostatiche dei radiatori?

Se non lo facciamo le valvole tendono a chiudersi, col rischio che in inverno non si riapriranno perché l’otturatore si è incollato alla sede.

L’istruzione è riportata nel manuale d’uso dell’impianto?

Potrei continuare all’infinito; moltissimi smetterebbero di leggere perché sono cose tecniche per addetti ai lavori, ed anche piuttosto noiose.

Vero; ma è un diritto del proprietario dell’impianto essere informato sulle cose “spicciole” che aiutano ad allungarne la vita aumentando nel contempo il livello di sicurezza e spesso facendo risparmiare dei bei soldini.

Finisco con una chicca.

Estate tropicale.

La signora Maria decide di accendere i condizionatori in soggiorno e nella camera, per … prepararla per il sonnellino pomeridiano.

Ma deve vedersela con quel infernale telecomando con tanti pulsanti e troppi simboli.

Il sole significa che la macchia produce caldo (inverno) oppure che produce freddo (estate) proprio perché c’è il sole?

Boh.

Facciamo così; in soggiorno premo il sole, in camera premo il fiocco di neve e vediamo cosa succede.

Aiuto: non funziona niente!!!

Arriva il tecnico (ma non subito; dopo due giorni. “Siamo in piena estate signora, sa quanto interventi ho in agenda?”)

  • “Ecco qua; sono 60,00 Euro per il diritto di chiamata; tutto a posto.”
  • “Grazie mille, cosa aveva?”
  • “Niente signora: le sue macchine devono funzionante entrambe in freddo o in caldo. Se mette una in posizione invernale ed una in posizione estiva il sistema si blocca.”
  • “Ma a me non lo ha mai detto nessuno!!
  • “Beh: ora lo sa. Fanno comunque 60,00 Euro”

 

Conclusioni

Qualsiasi cosa che oggi comperiamo, anche di bassissimo valore, ha il suo foglio o libretto di istruzioni.

Magari non proprio facile da leggere e comprendere; ma c’è.

Allora se una coppia di cuffiette per lo smartphone (che dopo un anno è un pezzo d’antiquariato) ha le istruzioni d’uso, perché non dovrebbe averle un impianto posato sotto traccia (quindi in gran parte invisibile) che si spera duri almeno 10 anni?

Pretendete sempre le istruzioni d’uso dell’impianto che vi hanno realizzato: è una necessità, un vostro diritto ed un obbligo di legge dell’installatore.

 

 

 

 

Le istruzioni d’uso e manutenzione dell’impiantoultima modifica: 2019-02-02T12:33:53+01:00da studioviviani